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I Film

The social network
di David Fincher, con Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Max Minghella
uscita in Italia: novembre 2010


Reduce da un bel gruzzolo di Golden Globe, i premi della critica a stelle e strisce, e alla caccia di un po’ di statuette, quest’ultimo film di David Fincher è banalmente (si fa per dire) la storia del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, uno studente di Harvard tanto geniale quanto allergico alla gente, come dice Snoopy di sé stesso. Il film è poi anche la storia del fondatore di Napster, Sean Parker, che trasforma Facebook in un affare vero, fino a tutte le battaglie legali da parte dei “non soddisfatti” e dei “fregati”. Nient’altro che questo.
Quello che rende “The social netowork” un ottimo film è la sua struttura. Non tanto la vicenda narrata, e neanche forse i suoi personaggi, che spesso sono più maschere e macchiette, che non esseri umani sfaccettati. È infatti proprio la struttura a rendere “gialla” una storia che poi così gialla non sarebbe, e questo grazie a un montaggio che sembra una partitura di Beethoven, per la precisione nei tempi, e grazie a una colonna sonora che accompagna con perfetta fedeltà il clima di seducente alienazione postmoderna che è la storia, e Facebook stesso.
Lo sapete oramai bene, la Cinegustologia è spesso fatta di associazioni inconsce, non sempre così rivelabili. Perciò non so spiegarvi del tutto perché questo affascinantissimo film m’abbia fatto pensare alla cucina di Massimiliano Alajmo, uno dei migliori chef d’Italia che “opera” fuori Padova. Che sia forse colpa dell’atmosfera da ex-zona industriale che è la cittadina di Rubano? Forse, ma ancora di più del fatto che nonostante la sua cucina sia una delle più studiate che abbia mai incontrato, non priva com’è – addirittura – delle essenze spray da lui stesso create, sia allo stesso tempo così armonicamente perfetta da far sembrare i suoi piatti una specie di materia prima che non ha subito rielaborazioni di sorta.

Marco Lombardi
(18 gennaio 2011)


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