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I Film

Quello che so sull’amore
di Gabriele Muccino, con Gerard Butler, Jessica Biel, Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones e Dennis Quaid
uscita in Italia: 10 gennaio 2013

Di Gabriele Muccino si può dire (e infatti è stato detto) tutto il male che si vuole, ma una cosa non si può non riconoscergli, oggettivamente: il fatto di essere uno dei pochi registi che abbiamo in Italia, tant’è che in assoluto è (forse) l’unico che sia riuscito a realizzare ben tre film (questo, La ricerca della felicità e Sette anime) in un mercato cinematografico così diverso dal nostro come quello americano. Muccino è in particolare bravissimo a dirigere gli attori, da “L’ultimo bacio” a “Quello che so sull’amore”.

La storia non è niente di che, quella di un ex calciatore libertino che cerca in tutti i modi di riconquistare moglie e figlio dopo aver appeso scarpette/notorietà/donne al chiodo; eppure rimane viva, e paradossalmente credibile, proprio grazie ai due maggiori interpreti, Butler e Biel, che recitano in maniera perfetta. Anche il casting è stato perfetto, perché due delle tante mamme che vanno pazze per questo nuovo allenatore dei loro figlioletti sono proprio la Thurman e la Zeta-Jones. Le loro insoddisfazioni sono profonde, si vede che i rispettivi personaggi recitano anche nella vita, sicché i recenti interventi di botulino e dintorni (ma ce n’era proprio bisogno? belle com’erano) che entrambe le attrici “sfoggiano” nel film, nel conferire loro delle espressioni meno naturali di un tempo, sono una specie di metafora del comune essere “finte”, cioè rifatte anche nell’anima.

Il film è dolce e tenero, ma – nonostante il lieto fine – anche amarognolo e spinoso, e allo stesso tempo intenso. Insomma, una specie di alter ego delle sarde in saor, dove la dolcezza e la tenerezza sono date dall’uvetta e dalle sarde, l’amarognolo dai pinoli, lo spinoso di nuovo dalle sarde, mentre l’intensità sta tutta nella cipolla, che pure replica il dolce di sottofondo. Aggiungendoci un pizzico di croccantezza, visto che il film riesce a essere pure ironico.
Allo stesso modo di “Quello che so sull’amore”, che è semplice e immediato, anche le sarde in saor riescono a non essere né superficiali, né banali. Sembrano veloci da cucinare, senza di fatto esserlo. Di nuovo come il film.

Marco Lombardi

Potiche