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I Piatti

Linguine, pomodorini, ricci di mare e caffè
“Romeo Chef and Baker”, Roma
Luglio 2013

“Romeo Chef and Baker”, giovanissima creatura scaturita dalle anime di Cristina Bowerman – chef stellata di Glass Hostaria – e dei fratelli Roscioli, quelli del celebre forno/gastronomia, è innanzitutto un locale gourmet che, sfuggendo consapevolmente alle definizioni, propone un concept del tutto nuovo per la tavole capitoline, sapientemente sospeso fra tradizione e sperimentazione. All’ingresso un  generoso bancone di salumi, pane, pizza e prodotti di alta gastronomia restituisce le atmosfere rustiche e invoglianti di una drogheria di altri tempi; pochi passi più in là, invece, domina il design più contemporaneo attraverso un groviglio di tubi metallici a sostegno di avveniristiche lampade e filiformi lucernai che, lievi, illuminano i tavoli di bianco e di rosso.

Un’anima ambivalente, dunque, che rivive anche nel menu, contrassegnato com’è da finissime selezioni di salumi e formaggi, ma anche da deliziosi piatti gourmet ideati da Cristina. Fra questi, imperdibili le linguine pastificio dei Campi, pomodorini semisecchi, ricci di mare e caffè. Piatto dalla cromaticità importante che ricorda le tonalità canicolari delle estati siciliane e da lì “Il Gattopardo” di Luchino Visconti, magnifico ritratto di una società al tramonto scossa (forse) un’ultima volta dalla bellezza “nuova”, provocante e selvatica di Angelica Sedara (Claudia Cardinale), che si insinua nelle vite dei nobili di Salina con fare soffuso e volitivo. Allo stesso modo, nel piatto si  fa strada, dopo il primo assaggio, la nota sensuale e delicata del riccio di mare infine risolta, quasi in controcanto, dalla polvere di caffè, fine ma robusto come lo spirito indomito del principe Fabrizio (Burt Lancaster), ultimo, fragile e irriducibile baluardo di un mondo vecchio che sta cambiando perché nulla cambi davvero.

Daniela Dioguardi