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I Film



A casa tutti bene
di Gabriele Muccino, con Stefania Sandrelli, Ivano Marescotti, Gianmarco Tognazzi, Carolina Crescentini, Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Sandra Milo, Claudia Gerini, Massimo Ghini, Giulia Michelini, Sabrina Impacciatore, Valeria Solarino, Giampaolo Morelli, Gianfelice Imparato, Elena Cucci, Tea Falco.
ITALIA 2018 (uscita: 8 febbraio)

Il Gabriele Muccino “italiano” ha sempre amato fare dei film corali il cui universo interiore – che mescola vari ritratti generazionali, cioè delle sensibilità tanto da adolescente, quanto da adulto, come pure da anziano – viene fuori senza filtri, con eccessi che fanno spesso (secondo molti: troppo) sospirare e strepitare i vari personaggi. Alcuni lo rispettano, altri lo “mobbano”, ma una cosa che non può non essere universalmente riconosciuta è la sincerità (rara, nel cinema italiano) del suo sentire, una “modalità” che lo porta quasi sempre a ritrarre senza sconti il lato oscuro della gioia. Come succede nella vita vera, più che sul grande schermo.

A casa tutti bene racconta la storia di una famiglia allargata – fra ex coniugi, personaggi falliti, amanti e “traditori” vari, ragazzini più adulti degli adulti – che, dopo aver festeggiato le nozze d’oro dei due genitori presso un’isola (Ischia, nella fattispecie), per colpa del maltempo si ritrova due giorni “bloccata” lì, a vivere una situazione di claustrofobia relazionale che porta tutti i personaggi tutti a tirar fuori ogni “ingrediente” interiore (qualche volta buono, molto più spesso fermentato, cioè acido).

È questo pluralismo umano ed emozionale in nome dell’acidità che fa pensare a una caponata agrigentina fatta di aceto, melanzane, friggitelli, pomodoro, cipolla rossa, sedano, olive verdi e nere, capperi, miele, zucchero, aglio, olio, peperoncino, basilico, pinoli, mandorle e uvetta: un insieme che mette insieme – legati più dal dolore che dalla gioia, cioè dall’agro dei rapporti e delle persone – il dolce con l’amaro, il secco col piccante, il molle con il duro, il croccante con le bucce. Quelle che neanche il tempo, cioè l’esperienza, riesce a “sciogliere” del tutto.

Marco Lombardi


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